Zaini da trekking e da montagna | Consigli per l’acquisto e l’utilizzo

Abbigliamento e attrezzatura

Nel momento in cui bisogna fare la scelta dello zaino da montagna per il trekking o per un’escursione, è fondamentale conoscere le differenze tra i vari modelli e gli utilizzi per il quale sono destinati. Spesso infatti non si conosce la differenza tra un modello rispetto a un altro. Esistono nel mercato prodotti appositamente sviluppati per l’alpinismo o per lo scialpinismo, ma anche modelli per il trekking o per delle escursioni brevi da affrontare in poche ore (hiking).

Qualunque sia l’utilizzo, lo zaino da montagna insieme agli scarponi, è l’attrezzatura base per ogni alpinista ed escursionista.
Che si tratti di arrampicata, trekking, alpinismo o altre attività outdoor è bene sapere quali sono le caratteristiche da valutare quando dobbiamo sceglierne uno.

Con questo contenuto parliamo di zaini da montagna per il trekking e per le escursioni brevi. Vediamo come sceglierlo, quali caratteristiche devono avere, le differenze, come prepararlo, come averne cura e i vari modelli tra cui scegliere.

 

 

Come scegliere lo zaino da trekking e da montagna

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Uno zaino da montagna per il trekking deve avere la giusta capacità e permettere di trasportare tutto il necessario. Deve quindi essere della misura giusta e adeguato all’attività per cui viene adoperato. A seconda del tipo di utilizzo, cambierà il modello di zaino e alcune sue caratteristiche.

È inutile avere uno zaino da 50 litri se bisogna fare un’escursione di poche ore e viceversa averne uno piccolo dove non è possibile stipare il materiale occorrente. Ma è anche controproducente avere uno zaino con tanti tasconi esterni e tanti orpelli inutili, rischiando d’impigliarsi durante il percorso.

Un’altra condizione basilare da tenere in considerazione è la stagione. Logicamente uno zaino da trekking utilizzato durante l’inverno avrà necessità di un volume maggiore, perché dovrà contenere più materiale e abbigliamento.

Oltre alla capacità vanno analizzati la forma e la vestibilità, il peso, la struttura dello schienale, l’imbottitura degli spallacci e altre caratteristiche che analizziamo nei prossimi paragrafi.

 

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Differenza zaini: da trekking ed escursionismo breve (hiking)

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La prima differenza tra queste due tipologie è il volume. Uno zaino per praticare trekking (inteso come un’escursione di più giorni) ha una capacità maggiore, che varia dai 35/40 litri agli 80/85 litri. Invece uno zaino da hiking, quindi per escursioni di poche ore ha una capienza massima di 30/35 litri.

Gli zaini da montagna per l’hiking hanno meno tasche (1 o 2) e un paio di calze laterali. Al contrario quelli per il trekking sono forniti di numerose tasche interne e in alcuni casi esterne. Hanno delle aste di sostegno nella struttura e un telaio complementare. I modelli più professionali hanno anche un’ottima ventilazione, in particolare nella zona della schiena. In alcuni casi l’accesso allo zaino è anche semplificato da zip e cerniere, molto agevoli per recuperare oggetti quando si sta camminando.

 

Le caratteristiche dello zaino

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Quali sono le caratteristiche da guardare in uno zaino da trekking e in generale in uno zaino da montagna? Si va dalla capienza del prodotto al peso. Dalle specifiche tecniche alla semplice forma dello zaino. Senza scordarsi di guardare i materiali con il quale è costruito. Insomma per quanto la risposta può sembrare semplice necessita di un breve approfondimento, punto per punto. Proviamoci!

 

La Capienza, il peso, il materiale dello zaino da trekking

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zaino da trekking e hiking
Foto di Mario – Pixabay

Nella scelta dello zaino da montagna occorre considerare la durata dell’escursione. Questo fattore è assolutamente influente in quanto definisce la quantità di attrezzatura che deve essere trasportata. Se giornaliera, la capienza consigliata si aggira intorno ai 30/35 litri. Per escursioni brevi di poche ore o giornaliero durante la stagione estiva, un 20/25 litri è più che sufficiente per contenere tutto.

In trekking lunghi, dove ci si ferma una notte in un rifugio, sono un’ottima soluzione gli zaini con capacità che va da 35 a 40/50 litri. Questo è valido se la notte la si passa in un bivacco o in un rifugio. Se la necessità è di accamparsi all’aperto e quindi portare con se anche la tenda, allora si dovrà valutare un prodotto con maggiore capienza, cioè dai 50/60 litri in su.

Durante le attività invernali, dove è necessario portare maggiori attrezzature e abbigliamento, uno zaino maggiormente capiente si mostra una scelta corretta.

Riassumendo, in linea di massima:

  • Gli zaini da montagna fino a 35 litri sono raccomandati per le escursioni giornaliere.
  • Gli zaini da trekking che hanno una capienza da 35 a 40/50 litri possono essere adeguati a un’escursione con pernottamento in un rifugio o in un bivacco.
  • Per i trekking di più giorni, la soluzione è uno zaino che va da 50 a 80/85 litri, a seconda delle attrezzature che occorre portare.

Esistono in commercio anche zaini da trekking estensibili, cioè con la possibilità di aumentare la loro capacità. Solitamente vengono segnalati con due misure: la portata quando è chiuso, più il volume che si può aggiungere (es: 60 + 10 l).

Attenzione, queste considerazioni sono sempre in linea generale. Come specificato prima, dipende da tanti fattori; dalla stagione, se devi portarti i viveri o se mangi in un rifugio, se necessiti del fornellino o meno ecc. A volte può essere sufficiente uno zaino più piccolo altre volte no. Le opinioni sono molte e spesso discordanti sia sul peso che sulla capacità dello zaino, ma anche su cosa bisogna portare o meno.

Peso

Va detto che oltre al volume va valutato anche il peso che naturalmente aumenta di conseguenza. Lo zaino carico dovrebbe arrivare a un massimo tra il 20% e il 25% del peso corporeo di chi lo utilizza, in base alla sua preparazione fisica (25% per i più allenati).

Non è semplice dare dei numeri sul peso di uno zaino da trekking carico, perché tutto dipende dal tipo di attrezzatura che si trasporta. Per dare però un’idea approssimativa, degli zaini da montagna fino a 35 litri possono arrivare a pesare (per un carico medio) 9/10 Kg. Per fare un altro esempio, uno zaino da 80 litri può arrivare a pesare 17/18 Kg.

Ma prendi questi dati con le pinze, perché come già specificato dipende da cosa trasporti e anche dal modello stesso. Che può far variare, anche di molto, il peso l’uno dall’altro.

Il Materiale

Un altro elemento che non va sottovalutato è il materiale con il quale è stato fabbricato lo zaino da trekking. In commercio si trovano zaini che vengono realizzati soprattutto in nylon o in poliestere ma esistono anche altri materiali (dyneema, tela di cotone, pvc, cordura, nylon Ripstop ecc).

Parlando del nylon e del poliestere, possiamo affermare che nessuno dei 2 e completamente impermeabile, ma quello in poliestere è maggiormente resistente all’acqua e a differenza del nylon non lo assorbe, per questo anche l’asciugatura risulta più rapida. Entrambi sono comunque ottimi materiali.

Il nylon Ripstop, grazie a una tecnica di rinforzo (fili più spessi intrecciati a intervalli regolari), ha una maggiore resistenza agli strappi e alle lacerazioni.

Gli zaini costruiti con pvc hanno un’alta impermeabilità e impediscono a qualsiasi cosa di attraversare il tessuto. Ma di difficile riparazione se si dovesse lacerare o rompere.

La tela di cotone è un materiale robusto ma non impermeabile, in alcuni casi viene ancora utilizzata associandola con altri materiali per ridurre il peso dello zaino.

La Cordura è un tessuto che deriva dalla lavorazione del nylon, utilizzata per la creazione di materiali tecnici. Con una struttura a griglia, rende il materiale molto resistente mantenendo il prodotto leggero.

Il Dyneema è probabilmente uno dei materiali più robusti utilizzati, più tecnici e resistenti all’acqua. Viene utilizzato in modo particolare per la produzione in ambito sportivo.

Gli zaini più leggeri e tecnici risultano essere quelli realizzati con nylon Ripstop, con Cordura o con Dyneema. Materiali impiegati in prodotti di fascia alta. I più utilizzati in linea generale sono il nylon e il poliestere.

 

Come leggere le specifiche tecniche

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Se hai già dato un’occhiata agli zaini da montagna, leggendo le schede tecniche, avrai di certo notato delle specifiche del prodotto con delle sigle (PU PES, PA, T, D, GSM), ma cosa significano? Vediamolo.

PU:

Questa sigla sta per Poliuretano. Segnala che sul prodotto è stato applicato un rivestimento o che il materiale utilizzato per la produzione è appunto il poliuretano, per renderlo maggiormente impermeabile. Questo non significa però che lo sia in maniera efficace, dipende in quale percentuale e presente nella composizione o se è un rivestimento. Potrebbe essere comunque necessario avere la sacca antipioggia.

PES:

Questa sigla sta per Poliestere. Segnala che per produrre lo zaino da trekking è stato utilizzato il poliestere.

PA:

Questa sigla sta per Poliammide, comunemente conosciuto come nylon. Come prima segnala che è uno dei materiali con cui è fatto il prodotto.

T:

Questa sigla sta per Thread count (Conteggio fili). È un unità di misura che indica la quantità di filati presenti per pollice quadrato, determinando così il peso di un tessuto. Generalmente più elevato è il numero, maggiori e più sottili sono i filati utilizzati e inseriti in un pollice quadrato. Questo permette di mantenere la leggerezza del prodotto e aumentarne la resistenza. Questa sigla è più utilizzata per i tessuti e raramente la si trova nelle schede degli zaini.

D o DEN:

Questa sigla sta per Denari. Anche questa è una unità di misura che permette di capire lo spessore del filo utilizzato per la produzione. Questo dato viene compreso dal peso in grammi di un certo filato per ogni 9.000 metri. Se su uno zaino da montagna trovi la dicitura “200 D”, significa che 9.000 metri del filato usato pesano esattamente 200 grammi. Più è alto e il numero, più e spesso il filo e di conseguenza resistente e adatto ai trekking. Uno zaino con 300 D e più resistente di uno con un numero inferiore.

GSM (Grams per Square Meter):

Questa sigla sta per Grammi per metro quadrato. Per tutti quei prodotti dove il materiale utilizzato è in assenza di una trama (es. Propilene), questo viene quantificato in grammi per metro quadrato.

 

Schienale, spallacci e cinturone

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Quando scegli lo zaino da montagna controlla sempre che gli spallacci si possano regolare e che abbiano l’imbottitura, così da essere confortevoli durante il trekking. Che sia dotato del cinturone (anche questo imbottito) che permette di scaricare buona parte del peso sul baricentro (bacino) e sulle gambe, alleggerendo le spalle e la schiena.

È indispensabile che lo schienale lasci traspirare l’aria e che sia regolabile in altezza (o della misura giusta). Che si possa distanziare dallo zaino per garantire la massima areazione e traspirabilità.

Forma e vestibilità

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Forma

Se guardi gli zaini moderni, in particolar modo quelli di fascia alta, ti rendi conto che la maggior parte sono senza tasche e orpelli sporgenti. Come scritto nei paragrafi precedenti è importante non avere nulla che ci ostacoli durante i passaggi più difficoltosi o nei posti dove la vegetazione e fitta, creando eventuali situazioni di pericolo o semplicemente il rischio di agganciarci e rovinare lo zaino.

In linea generale se si va in montagna e lo zaino viene utilizzato esclusivamente per dei trekking semplici, le tasche sono molto comode per il trasporto e la divisione in scomparti. Qualora invece, serve anche per percorsi più tecnici, ferrate o dove c’è il rischio di agganciarsi da qualche parte, sarebbe meglio uno zaino pulito e senza troppe sporgenze.

I modelli di zaini senza tasche esterne, una volta erano utilizzati soprattutto da chi praticava arrampicate o alpinismo. Ma visto la loro comodità e la sicurezza maggiore sono ormai consigliati anche nel caso di trekking o escursioni semplici.

Vestibilità

Un altro fattore importante è la vestibilità dello zaino da trekking. Se risulta inadeguato come misura, si rivelerà piuttosto scomodo durante l’escursione in montagna o quando verrà utilizzato. È pertanto necessario controllare le misure, in modo particolare se lo si acquista online. Bisogna controllare la lunghezza del busto e della cintura, per rendersi conto delle reali dimensioni del prodotto e confrontarle con le proprie misure corporee o con quelle della persona che dovrà utilizzarlo.

Per la misura del busto calcola dalle anche (parte superiore dell’osso) fino alla vertebra alla base del collo (C7).

 

Come indossare e come preparare lo zaino

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Come detto precedentemente gli spallacci e il cinturone posto in vita, se regolati correttamente, permettono di alleggerire il peso dalla schiena e aiutano lo zaino da trekking ad aderire bene al corpo. Il cinturone in particolare aiuta anche a far si che il peso non gravi eccessivamente sulle spalle.

Prima di tutto occorre regolare lo schienale per configurarne l’altezza in base al fisico dell’utilizzatore. Alcuni modelli permettono la regolazione dello schienale, altri permettono di regolare l’altezza unicamente degli spallacci e spesso hanno delle taglie prestabilite. Dipende dal modello e dal produttore.

I passaggi da seguire per indossare correttamente lo zaino da trekking sono semplici:

  • indossarlo
  • Tirare a fondo corsa gli spallacci (che andranno in seguito allentati)
  • appoggiare il fondo dello zaino sul bacino
  • agganciare bene il cinturone in vita (troppo allentato fa scivolare in basso lo zaino con la conseguenza di sbilanciare il peso)
  • allentare gli spallacci fino a sentire il peso scaricare sul bacino e regolarli in modo da distribuirlo bene (70% bacino 30% spalle)
  • chiudere la cinghia pettorale (aiuta a tenere gli spallacci nella posizione corretta)

Per accertarsi di aver indossato correttamente lo zaino da montagna, occorre controllare che gli spallacci siano nella posizione dalle spalle alle scapole. Il peso non si deve avvertire né sulla schiena né tanto meno sulle spalle. Se questo avviene bisogna allentare gli spallaci. Se invece il peso si avverte nella parte alta della schiena è necessario mollare i tiranti. Questi permettono di regolare la posizione del baricentro dello zaino.

Come preparare lo zaino da trekking

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Chi ha un po’ di esperienza sa che bisogna caricare lo zaino da trekking seguendo un ordine ben preciso.

La prima cosa da fare è posizionare al fondo dello scomparto principale il sacco a pelo, il pile e quegli oggetti morbidi che non servono durante il cammino. Questo permette di non avere nulla di duro che preme o punta sulle anche.

Il secondo passaggio e caricare tutte le attrezzature pesanti (fornellini, tenda, borraccia ecc), sincerandosi che queste siano vicino alla schiena per non sbilanciare il peso e mantenere il più possibile il baricentro ottimale. Pressappoco all’altezza delle spalle/scapole.

Nella parte esterna, nella zona superiore/centrale vanno inseriti gli oggetti di peso medio (abbigliamento), sempre per non sbilanciare il peso. Ed è una posizione facilmente accessibile, utile nel caso dell’abbigliamento per recuperarlo facilmente durante gli improvvisi cambi di clima.

Nella parte superiore dello zaino (cappuccio, tasca esterna superiore) vanno posizionati gli oggetti più piccoli (chiavi, cellulare, mappe ecc).

Non tenere appeso nulla allo zaino. Evita oggetti che penzolano perché oltre a sbilanciare il peso si possono agganciare durante l’escursione.

Come ultimo suggerimento, utilizza delle sacche impermeabili. Aiutano a dividere e tenere in ordine i vari oggetti e a proteggerli maggiormente dall’acqua. Gli zaini da trekking per quanto impermeabili non sono a tenuta stagna e una protezione in più non guasta.

 

 

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Come lavare lo zaino da montagna e averne cura

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La prima cosa da fare e controllare l’etichetta che giàpermette di reperire parecchie informazioni in merito.

Detto questo, il modo migliore per lavare lo zaino da montagna è a mano con una spazzola. Immergilo in una vasca o una bacinella e lavalo con sapone delicato. Non utilizzare detergenti, candeggina o prodotti aggressivi.

Lascialo a mollo qualche minuto e utilizza una spazzola per strofinare le parti sporche. Sciacqualo con abbondante acqua assicurandoti che non ci siano residui di sapone e mettilo ad asciugare al riparo dal sole.

Come per la tenda da campeggio una cosa essenziale e farlo arieggiare, ma in questo caso dopo ogni escursione. E anche lo zaino va tenuto, quando riposto, in un luogo asciutto. Se necessario utilizza un prodotto impermeabilizzante dopo averlo lavato accuratamente.

 

Modelli e tipologie di zaini da escursionismo e da trekking

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Di seguito trovi i collegamenti per visionare diversi zaini da montagna divisi per capacità. Da quelli per escursioni brevi a quelli per trekking di più giorni o dove è necessario avere una capienza superiore.

 

  1. Zaini da montagna da 20 a 35 litri adatti per hiking ed escursioni brevi
  2. Modelli per escursionismo e trekking da 40 a 60 litri
  3. Zaini da 65 litri e oltre

 

 

E tu hai già acquistato uno zaino da trekking? E quali consigli ti senti di dare a chi deve andare in montagna e deve scegliere il suo? E quando dei praticare un’escursione come lo prepari? Condividi il tuo sapere nei commenti sotto e aiuta chi è alla prima esperienza.

 

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Buon trekking Zenhikers!

Foto in evidenza di Mario – Pixabay

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