Turismo italiano: Primavera 2022 dubbi sulla ripresa

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Con l’allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia si sperava, già con la primavera 2022, in una ripresa del settore turistico italiano. Ma la guerra in Ucraina e di conseguenza l’aumento dei carburanti portano incertezza. Gli Italiani ridurranno la spesa per il turismo e i viaggi.

 

Turismo italiano 2022

Da qualche settimana si stavano confrontando vari esperti e aziende del settore turistico su come organizzare la ripartenza in vista dell’estate 2022. Con l’allentamento delle restrizioni e le riaperture delle attività alberghiere e dell’indotto del turismo, sembrava di essere arrivati quasi alla fine di due anni molto duri per tutto il comparto. Anni che hanno segnato non poco gli imprenditori che lavorano nel turismo italiano.

Nessuno avrebbe mai immaginato che da li a breve potesse esserci un conflitto ai confini europei che colpisse il settore dell’energia causando problemi a tutto il mondo del lavoro, colpendo anche il settore turistico che insieme a quello dello spettacolo è uno di quelli che ha patito di più i due anni di pandemia.

Ora è presente una forte incertezza, non sapendo quando e come finirà questo conflitto e di conseguenza che effetti avrà sul lungo periodo. Per il momento, per la primavera 2022, ha portato una riduzione del 30% rispetto le attese anche dal turismo internazionale.

 

Turismo primavera 2022

L’aumento dei costi dei carburanti, che stiamo vedendo in questi giorni a causa del conflitto Russia-Ucraina, si riflette sul costo del turismo italiano e dei viaggi. Sembra che gli italiani, almeno per questa primavera o comunque per il 2022, hanno deciso di risparmiare e di ridurre la spesa per le proprie vacanze. Un italiano su tre ha deciso di tagliare le spese di viaggi e soggiorni.

Come anticipato prima, secondo i dati di Assoturismo Confesercenti, anche la domanda internazionale ha avuto una riduzione significativa del 30% rimanendo per questo sotto le attese.

La speranza è che si tratti solo di un rallentamento momentaneo con una ripresa per l’estate. Comunque si prospetta un altro momento complicato per il settore turistico, già messo in crisi da due anni di pandemia.

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Turismo italiano dubbi sulla ripresa

Come spiega il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina, per il turismo Italiano il conflitto in Ucraina sta portando una riduzione delle prenotazioni per la primavera:

“Il conflitto russo-ucraino non ha fermato solo i viaggiatori di questi due paesi. Assistiamo, infatti, a una diminuzione generale delle prenotazioni da tutta l’area dell’Europa orientale e del Baltico, dalla Finlandia all’Ungheria passando per Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, mercati minori ma che prima della pandemia avevano mostrato un crescente interesse nella destinazione Italia, e anche dagli Usa”.

 

 

E aggiunge che i sostegni del Governo sono positivi ma potrebbero servirne ancora:

“I provvedimenti varati dal Governo per il contenimento dei costi energetici e per l’estensione degli ammortizzatori sociali per il turismo fino a fine anno sono senz’altro positivi, ma non è da escludere la necessità di nuovi sostegni in caso non ci sia l’auspicato superamento dell’emergenza in tempi brevi”.

 

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