Purnima Shrestha, la donna che sfida l’Everest 3 volte in una stagione
Kathmandu, Nepal – L’alpinista nepalese Purnima Shrestha ha stabilito un nuovo standard nel mondo dell’alpinismo, scalando il Monte Everest due volte in questa stagione, con l’obiettivo di raggiungere la vetta una terza volta entro la fine del mese.
Aless P. 22/05/2024
Un impresa senza precedenti
Domenica 12 maggio, Purnima Shrestha, 33 anni, ha raggiunto per la seconda volta la vetta del Monte Everest, affrontando venti ululanti e temperature rigide. La sua impresa è stata effettuata con una guida sherpa, in assenza di altre squadre, permettendole di godere di momenti di solitudine sulla vetta più alta del mondo.
“La montagna è così: durante la salita insegui un sogno per il quale le persone sono disposte a rischiare la vita. Se muori, non ti importa,” ha dichiarato Shrestha. “Poi, dopo un breve momento di successo, ti rendi conto che devi sopravvivere. Pensi davvero alla tua vita e le dai valore mentre scendi.”
La sfida della terza scalata
Shrestha, che ha scalato l’Everest per la prima volta nel 2018, ha accumulato un’impressionante esperienza con sette vette sopra i 26.000 piedi. La sua ambizione di scalare l’Everest tre volte in una stagione è un’impresa raramente tentata, soprattutto da una donna. Secondo Billi Bierling del sito Himalayan Database, il record attuale per il maggior numero di salite in una stagione è detenuto da guide Sherpa maschili, con tre ascese.
Shrestha è determinata a rompere questo primato e a lasciare un segno indelebile nella storia dell’alpinismo. La sua dedizione e il suo coraggio sono fonte di ispirazione per molti aspiranti alpinisti in tutto il mondo.
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La prossima sfida
Con una terza scalata pianificata entro la fine del mese, Purnima Shrestha è vicina a stabilire un nuovo record. L’intero mondo dell’alpinismo segue con trepidazione i suoi progressi, riconoscendo in lei non solo una scalatrice eccezionale, ma anche un simbolo di tenacia e perseveranza.
Approfondimenti e analisi
La stagione alpinistica himalayana di quest’anno ha visto condizioni particolarmente difficili, con venti forti e temperature estreme. Nonostante ciò, Shrestha ha dimostrato un’incredibile resistenza fisica e mentale, caratteristiche indispensabili per affrontare le sfide poste dalle grandi altitudini.
L’assenza di altre squadre vicino alla vetta durante le sue ascese ha permesso a Shrestha di concentrarsi esclusivamente sulla sua performance, evitando le problematiche legate al traffico di alpinisti che spesso caratterizza le spedizioni sull’Everest
