Ultima missione in Pakistan con il Progetto Swat per la promozione dell’alpinismo ecologico
Un gruppo di esperte si appresta a partire per la fase conclusiva del “Progetto Swat”, un’iniziativa all’avanguardia che promuove pratiche sostenibili e rispettose nell’alpinismo e nel trekking nelle remote valli dell’Himalaya pakistano. Sostenuto da rinomate istituzioni italiane e internazionali, il progetto punta alla creazione di un parco nazionale per tutelare la biodiversità e le tradizioni culturali di questa regione eccezionale.
Aless 14/04/2024
Sviluppo dell’alpinismo ecologico nel cuore dello Swat
La fase conclusiva del Progetto Swat vede un team di professioniste italiane pronte a volare verso il Pakistan con un obiettivo ambizioso: formare guide locali in tecniche di alpinismo e trekking rispettose dell’ambiente. La squadra, composta da figure di spicco nel campo dell’alpinismo, della medicina di montagna e dell’archeologia, collaborerà con la comunità locale per sviluppare un turismo montano che valorizzi il patrimonio naturale e culturale della regione.
L’iniziativa nasce da un’idea del celebre orientalista Giuseppe Tucci nel 1964 e, dopo decenni di attività intermittenti, ha guadagnato nuovo slancio nel 2017 con l’inaugurazione di una superstrada che ha migliorato l’accessibilità della regione. Le fasi precedenti del progetto hanno incluso la formazione di guide locali e la raccolta di materiali per una guida alpinistica dettagliata, con l’intento di limitare gli impatti negativi del turismo di massa e promuovere un approccio più consapevole e sostenibile.
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Verso un futuro sostenibile. Istruzione e conservazione
La fase imminente del progetto si concentrerà sull’educazione di guide femminili, promuovendo la parità di genere in una regione dove le disparità sono ancora marcate. Questo corso di formazione, che si svolgerà nella seconda metà di aprile, non solo mira a equipaggiare le partecipanti con le competenze necessarie per guidare escursioni sicure e rispettose dell’ambiente, ma anche a sensibilizzare sulla conservazione della natura e sull’importanza del patrimonio culturale.
La speranza è che, attraverso l’istruzione e l’empowerment, si possano creare opportunità economiche per le comunità locali che permettano di allontanarsi dal turismo predatorio e verso pratiche più sostenibili. Inoltre, il progetto ha l’obiettivo a lungo termine di stabilire un parco nazionale che protegga le ricchezze naturali e storiche dello Swat, preservando le sue bellezze per le generazioni future.
Collaborazioni istituzionali e avanzamenti nel Progetto Swat
Nell’ambito della collaborazione tra il Club Alpino Accademico Italiano e Mountain Wilderness International, come descritto dalle fonti ufficiali, l’accento è posto fortemente sulla conservazione ambientale e la promozione di un turismo che rispetti le tradizioni locali. Secondo quanto riportato da queste istituzioni, la realizzazione di un Parco Nazionale è vista come una priorità per preservare l’integrità delle montagne dello Swat e offrire un modello di fruizione sostenibile.
Il progetto, che integra il contributo di enti governativi e organizzazioni non governative, si focalizza anche sull’inclusione sociale e l’emancipazione femminile, come confermato dalle stesse fonti. In particolare, il corso di alpinismo ecologico per donne rappresenta un passo fondamentale verso il raggiungimento di questi obiettivi, con l’intento di promuovere la parità di genere in un contesto difficile.
Questa fase del progetto è particolarmente significativa poiché rispecchia un impegno condiviso tra diverse istituzioni a favore di un approccio che rispetti sia l’ambiente sia le necessità delle comunità locali, dimostrando un modello efficace di cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile.
®Foto in evidenza di Abdullah Shakoor – Pixabay