Montagna spaccata | Gaeta in un week end
Hai mai sentito parlare della montagna spaccata di Gaeta? È probabilmente una delle attrazioni più famose della città, ma non è l’unica e potrebbe non essere nemmeno la più affascinante. In effetti la città offre numerosi luoghi da visitare, altrettanto belli quanto la montagna spaccata.
Visita questa bellissima località ed esplora i luoghi più incantevoli di Gaeta approfondendo anche i dettagli della sua storia. Due giorni dovrebbero essere sufficienti per godere appieno di questa meravigliosa destinazione turistica. Ma prima conosci qualcosa in più di questa località.
La città di Gaeta e la sua storia
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La città di Gaeta ha una storia che risale all’antichità, datata intorno al IX-X secolo a.C. Fino al 345 a.C., la costa del Golfo era abitata dagli Aurunci, una popolazione indoeuropea. Successivamente, con l’arrivo dei Romani la zona acquisì una reputazione importante, trasformandosi in una popolare destinazione di villeggiatura per imperatori, consoli e patrizi romani.
Durante il periodo medievale, Gaeta divenne un vero e proprio fortino. La popolazione era protetta dalle mura di cinta e il suo castello venne costruito nella zona più alta del borgo medievale. Intorno all’IX secolo, Gaeta era considerata una Repubblica Marinara ed era completamente autonoma sia politicamente che economicamente, al punto da coniare la propria moneta (il follaro).
In passato, Gaeta era un territorio molto conteso a causa della sua posizione strategica. Tra le battaglie storiche più famose vi sono quelle di Ostia (849 d.C.) e di Garigliano (915 d.C.) contro i Saraceni. La battaglia di Ostia è stata immortalata in un famoso dipinto di Raffaello, intitolato appunto “La Battaglia di Ostia“.
Altre importanti battaglie che si sono svolte in questo territorio sono gli assedi di Gaeta. Il primo avvenne nel 1734 con la conquista dei Borboni. Il secondo si verificò nel 1860, con la caduta della città (insieme agli assedi di Messina e di Civitella del Tronto) e alla proclamazione del Regno d’Italia.
Il pellegrinaggio nella montagna spaccata di Gaeta
La Montagna Spaccata e il Santuario della SS. Trinità sono stati e continuano ad essere una destinazione popolare per pellegrini e turisti. In passato, il motivo principale era prevalentemente religioso, tanto che erano presenti 14 stazioni per la Via Crucis. Questo percorso partiva dalla vecchia Gaeta e portava prima al Santuario e poi a una cappella che oggi è dedicata a San Filippo Neri.
Una tradizione popolare sostiene che le tre profonde fenditure della montagna si siano formate con la morte di Cristo. Questa leggenda viene tramandata da secoli, ciononostante, secondo gli studi effettuati, sembra che non ci siano state spaccature prima del periodo cristiano.
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Cosa fare e vedere in un week end a Gaeta oltre alla montagna spaccata
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Il comune di Gaeta e la zona costiera del Golfo possono essere visitati comodamente in un paio di giorni o in un weekend, ma offrono anche la possibilità di trascorrere qualche giorno in più per godere di una piacevole vacanza.
Con le sue spettacolari spiagge, la zona di Gaeta e tutta la costa del Golfo sono un’oasi di pace e un’opportunità perfetta per fuggire dalla frenesia della vita urbana. Alcune delle spiagge più famose sono la spiaggia dei 300 gradini, la spiaggia di Serapo e la spiaggia dei 40 remi, accessibile solo via mare.
Le 100 chiese di Gaeta
Gaeta è nota anche come “la città delle cento chiese”. Nella sua storia, il comune e la costa sono stati molto apprezzati da vescovi e papi, mantenendo un fortissimo legame con la Chiesa Cattolica Romana. Questo ha permesso uno sviluppo armonioso di un’architettura sacra, con la costruzione di molte chiese, santuari e basiliche, che hanno arricchito il patrimonio artistico e culturale della città.
Molti di questi edifici sono dei veri e propri gioielli architettonici e la presenza di così tante chiese, testimonia il profondo legame tra la città e la religione. Queste chiese, oltre ad essere importanti luoghi di culto, sono anche pregevoli esempi di arte e architettura che attirano turisti e visitatori da tutto il mondo.
Il numero preciso di chiese presenti oggi a Gaeta non è noto con certezza, ma si stima che siano meno di 100. Secondo alcuni testi risalenti alla fine del XIX secolo, il numero era inferiore a 40, mentre un libro scritto nel 1970 da Giovanni Alletta ne contava 56, comprese quelle sconsacrate o non più esistenti.
In realtà, il numero esatto di chiese non è così rilevante rispetto all’importanza storica e religiosa che queste strutture rivestono per la città e i suoi abitanti. La cattedrale di Gaeta, ad esempio, è un bellissimo modello di architettura medievale. Il Tempio di San Francesco, costruito nel 13° secolo, presenta affreschi e decorazioni interne di pregio. La chiesa di San Giovanni a mare è situata lungo la costa ed è nota per la sua posizione privilegiata e per le sue particolari caratteristiche architettoniche. E naturalmente, il Santuario della Santissima Trinità alla montagna spaccata. Un luogo di grande importanza religiosa, non solo per i fedeli, ma anche per i visitatori che vi si recano.
Montagna spaccata e altre attrazioni
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Esaminiamo le attrazioni locali più importanti a Gaeta e i luoghi interessanti che possono essere visitati durante una gita, luoghi perfetti anche per le escursioni.
Cominciamo con la montagna spaccata, probabilmente una delle attrazioni più famose e rappresentative della città. Proseguiamo quindi con la grotta del turco e il Santuario della Santissima Trinità, e vediamo il centro storico e il Castello Angioino-Aragonese.
In aggiunta, teniamo anche in considerazione una visita al Parco del Monte Orlando, un’area che offre escursioni interessanti per gli appassionati di trekking.
La montagna spaccata e il santuario della ss Trinità
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Il Santuario della montagna Spaccata a Gaeta è un luogo che rappresenta una perfetta fusione tra religione, arte e tradizioni. Eretto a picco sul mare, vanta un’architettura barocca con influenze napoletane e spagnole che lo rendono una destinazione di grande interesse per i turisti.
La sua storia risale al XI secolo, quando fu eretta la prima cappella da parte dei frati benedettini. Nel corso dei secoli, il santuario è stato ampliato e modificato, raggiungendo la sua forma attuale verso la fine del XVII secolo.
Inoltre, il Santuario della Montagna Spaccata è stato un luogo di pellegrinaggio molto importante per secoli. Persone di ogni età e provenienza hanno visitato questo luogo sacro, attratte dalla sua storia affascinante, dalla bellezza naturale e dalla spiritualità che vi si respira. Molti di loro sono stati toccati dalla storia, dalla leggenda e dalla fede che si concentra in questo luogo. Difatti, numerosi pontefici, sovrani, vescovi, santi e personaggi storici hanno pregato in questo posto, tra cui Papa Pio IX, Gaspare del Bufalo, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio, Bernardino da Siena, San Paolo della Croce e San Filippo Neri. Questi nomi rappresentano solo alcune delle molte personalità che hanno visitato e pregato in questo luogo sacro, lasciando la loro traccia nella storia del Santuario.
Il Santuario è ben segnalato e c’è un parcheggio a pochi passi dall’ingresso. Quest’ultimo è gratuito e non necessita di prenotazione.
La grotta del turco
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Nella parte più profonda della scalinata che attraversa la fenditura della montagna spaccata di Gaeta si trova la famosa Grotta del Turco. Questa scalinata conduce dal Santuario fino al livello del mare, dove spesso gli appassionati di arrampicata libera si incontrano.
La bellezza e la suggestione di questa formazione rocciosa sono arricchite da storie e misteri, che un’ottima guida turistica saprà narrarti durante la visita, come ad esempio la leggenda della Mano del Turco, impressa nella roccia. (approfondisci nelle leggende).
Purtroppo, per motivi di sicurezza, la visita è limitata alla parte alta e non è possibile accedere alla grotta nella sua interezza. L’entrata è con offerta libera.
Le leggende
Come in molti luoghi sacri e misteriosi, anche la montagna spaccata di Gaeta è circondata da antiche leggende e storie popolari. Oltre alla già menzionata leggenda delle tre fenditure nella roccia legate alla morte di Gesù Cristo, c’è quella di San Filippo Neri, che si dice abbia vissuto all’interno della montagna e utilizzato un cantuccio in pietra come giaciglio, noto ancora oggi come il letto di San Filippo.
Durante la visita alla grotta, non si può fare a meno di notare la “Mano del Turco” scolpita nella roccia, accanto a una scritta in latino che recita: “Un incredulo si rifiutò di credere ciò che la tradizione riferisce, lo prova questa roccia rammollitasi al tocco delle sue dita“. Secondo la leggenda, questa mano sarebbe l’impronta lasciata da un marinaio turco miscredente che non credeva nella storia dietro la formazione delle tre fenditure nella roccia. Mentre scendeva lungo la scalinata, toccando la roccia, questa si sarebbe improvvisamente ammorbidita sotto la sua pressione, lasciando un’impronta indelebile come prova del fatto che quel luogo aveva qualcosa di miracoloso.
Altre leggende narrano che la Montagna spaccata fosse utilizzata dai pirati per nascondersi durante l’assalto alle navi cristiane, e che l’ingresso alla grotta venisse nascosto dall’acqua alta. Queste leggende sono radicate nella cultura locale e rappresentano una parte importante della storia e della tradizione di Gaeta.
Centro storico di Gaeta e la città vecchia
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Oltre alla montagna spaccata, Gaeta, ha al suo interno due centri storici caratteristici e suggestivi. Il primo è il Budello Gaetano o via dell’indipendenza a Porto Salvo (Borgo di Gaeta o Borgo Elena). Con i suoi vicoli pittoreschi che affacciano sul mare e le piccole botteghe artigiane.
Il secondo è il borgo medievale di S.Erasmo, chiamato anche città vecchia. Centro storico che sembra essersi fermato nel tempo, raggiungibile passando attraverso la porta della cittadella. L’unico passaggio che portava all’interno delle mura e al Castello Angioino-Aragonese.
Questi due centri storici sono il risultato di una fusione tra la storia e la bellezza architettonica e offrono un’esperienza unica ai visitatori.
Il Castello Angioino-Aragonese
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Il Castello di Gaeta è un vero e proprio gioiello della Riviera di Ulisse che merita di essere visitato al pari del Santuario della montagna spaccata. La sua architettura imponente e la sua storia affascinante lasciano sicuramente un’impressione indelebile nei visitatori.
Il Castello Angioino-Aragonese di Gaeta si estende su un’area di circa 14000 metri quadrati e comprende due strutture separate ma interconnesse. La prima parte, conosciuta come “ala Angioina”, fu costruita dagli Angioini. Mentre la seconda, collocata più in alto è nota come “ala Aragonese” e fu voluta da Carlo V. La prima parte della fortezza medievale fu utilizzata come carcere militare per un certo periodo. La sua costruzione risale probabilmente tra il VI e VII secolo.
Il Castello è aperto al pubblico solo in alcuni periodi dell’anno durante eventi speciali e richiede una prenotazione. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Pro Loco locale.
Contatti Pro loco Gaeta
Tel 0771465054 e 3200380413
Email info@prolocogaeta.it
Parco del monte Orlando
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Il Parco Monte Orlando offre un’esperienza unica di bellezze naturali ed escursioni emozionanti. Con 89 ettari di estensione, comprende un’area marina ricca di biodiversità. Di questi, 30 ettari del parco sono una splendida area marina dove effettuare delle spettacolari immersioni subacquee (con enti in possesso di permesso). La zona terrestre, circa 59 ettari, con una rigogliosa vegetazione e falesie affascinanti, è un luogo dove si possono trovare bellissimi itnierari per le escursioni.
Il parco è aperto al pubblico fino al tardo pomeriggio (18:00 circa) e per visitarlo non occorre la prenotazione. Per ulteriori informazioni sulle attività disponibili, sugli orari di apertura o altre utili alla propria visita, si prega di consultare il sito web dell’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse, che gestisce quest’area protetta. Oppure la pagina Facebook dell’ente: Parco Riviera di Ulisse
Il festival del Jazz
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Un evento che merita di essere menzionato, soprattutto per gli appassionati di musica, è il Festival del Jazz.
Il Festival del Jazz di Gaeta è un evento musicale che celebra la passione per la musica jazz e che attira appassionati di tutta Italia. Uno degli appuntamenti estivi più attesi in città. Si svolge sul lungomare di Gaeta e nei borghi storici della città, offrendo un’esperienza unica che unisce la musica jazz, i dj set e le delizie culinarie del territorio.
Gaeta è una località affascinante e ricca di bellezze storiche, tradizioni e attrazioni turistiche che la rendono una meta ideale per un week-end o per una vacanza più lunga. Un’occasione perfetta per esplorare questa incantevole cittadina e scoprire tutti i suoi tesori nascosti.
Chiudiamo questo viaggio virtuale attraverso la bellezza di Gaeta e della famosa montagna spaccata, invitandoti a condividere la tua esperienza con noi nei commenti. Se sei già stato/a in questa affascinante città, ci piacerebbe sapere la tua opinione sulla sua bellezza, la sua storia, la sua cultura e la sua cucina.
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Buon viaggio Zen Hiker!
Foto in evidenza di e55evu – Adobe Stock
Video di: Borghi d’Italia