La piattaforma del Cai: Ritardi e problemi tecnici frenano l’entusiasmo

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Un progetto ambizioso del Club Alpino Italiano per facilitare le prenotazioni dei rifugi si scontra con ritardi, malfunzionamenti e difficoltà tecniche, sollevando preoccupazioni tra i gestori in tutta Italia.

Aless P. 19/05/2024

 

Un’iniziativa promettente in bilico?

L’estate 2024 doveva segnare un punto di svolta per gli escursionisti italiani grazie al “Portale Cai dell’escursionista”. Questa piattaforma, progettata dal Club Alpino Italiano, intendeva semplificare la pianificazione delle escursioni e la prenotazione dei rifugi. Avevo annunciato con entusiasmo il lancio imminente di questa innovazione. Tuttavia, ora l’entusiasmo è messo alla prova da numerose difficoltà tecniche e organizzative.

Tempistiche inadeguate e malfunzionamenti

Il lancio della piattaforma è avvenuto in un momento critico. I gestori dei rifugi, già impegnati con le prenotazioni per la stagione estiva, hanno riscontrato diversi problemi. Le prenotazioni per molti rifugi iniziano a dicembre, ma la piattaforma è stata resa disponibile solo in primavera, con numerosi malfunzionamenti. Questo tempismo inadeguato ha creato confusione e frustrazione.

Connessione internet inaffidabile

Un grave problema è la connessione internet nelle zone montane, spesso instabile e suscettibile alle condizioni meteorologiche. Un temporale può bastare per interrompere il servizio, rendendo la gestione delle prenotazioni online un compito arduo. Anche nei rifugi dotati di connessione internet, le interruzioni sono frequenti, impedendo un uso affidabile della piattaforma.

Aumento del carico di lavoro

La nuova piattaforma, invece di semplificare la gestione delle prenotazioni, rischia di aumentare il carico di lavoro dei gestori. I piccoli rifugi, spesso gestiti da poche persone, non hanno le risorse per gestire un ulteriore sistema di prenotazione online. Questo aggiunge un peso significativo alle già intense giornate lavorative, complicando ulteriormente la gestione.

Perdita del contatto umano

L’introduzione della piattaforma potrebbe anche compromettere il contatto umano che caratterizza l’esperienza degli escursionisti nei rifugi. Spesso, chi organizza un’escursione ha bisogno di informazioni dettagliate sulle condizioni della montagna e sui sentieri, che vengono solitamente fornite durante le prenotazioni telefoniche. La piattaforma rischia di ridurre queste interazioni personali, impoverendo l’esperienza dell’escursionista.

Opinioni contrapposte e necessità di ottimizzazione

Nonostante le criticità, alcuni vedono nella piattaforma una buona idea che, con le necessarie ottimizzazioni, potrebbe portare benefici. È essenziale che il sistema venga perfezionato e che ci sia una maggiore collaborazione con i gestori dei rifugi per renderlo più funzionale e meno gravoso.

Conclusione

Il “Portale Cai dell’escursionista” rappresenta un tentativo ambizioso di modernizzare le prenotazioni per le escursioni in montagna. Tuttavia, per raggiungere il suo pieno potenziale, deve affrontare e superare le sfide attuali, come l’inaffidabilità della connessione internet e l’aumento del carico di lavoro per i gestori dei rifugi. È cruciale trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e mantenimento del prezioso rapporto umano che caratterizza l’esperienza in montagna

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