Immersioni subacquee | Corsi, attrezzature e dove farle
Le immersioni subacquee, a differenza di altre attività acquatiche come il nuoto, prevedono la completa immersione in acqua. In passato, venivano utilizzate principalmente per procurarsi cibo svolgendole in apnea, cioè senza attrezzature e mantenendo solo il respiro. Nel corso del tempo, tuttavia, si sono evolute fino a diventare una pratica diffusa in diversi campi, come quello militare, scientifico e sportivo.
Oggi, l’attività subacquea è alla portata di tutti ed è praticata da molte persone, comprese quelle con disabilità motorie. Le attrezzature necessarie sono molteplici e vanno dal classico costume da sub alle bombole d’ossigeno. I corsi per apprendere le tecniche di immersione sono offerti in molte località italiane, mentre le migliori destinazioni per praticare le immersioni subacquee sono le coste e le isole italiane, come ad esempio la Sardegna, la Sicilia e l’arcipelago toscano. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste e che cosa serve per praticare le immersioni.
Tipologie d’immersioni
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L’immersione sportiva, anche chiamata immersione ricreativa, ha lo scopo di svago ed è limitata a profondità in cui non è richiesta una decompressione o comunque a limiti di sicurezza riguardanti la profondità e il tempo di permanenza. In generale, l’immersione sportiva è limitata a un massimo di 30-40 metri ed è consigliabile svolgerla in coppia per una maggiore sicurezza.
L’immersione subacquea tecnica, invece, supera i limiti dell’immersione sportiva appena descritti. Il calcolo della profondità viene effettuato sulla base della pressione parziale dell’ossigeno, che deve rimanere entro i limiti di 1,4 bar (con alcune eccezioni a 1,6 bar). Per svolgere immersioni tecniche è necessaria un’esperienza consolidata e le attrezzature tecniche appropriate, tra cui quelle per le immersioni in grotte marine.
La terza tipologia di immersioni subacquee è quella professionale, cioè a scopi lavorativi. Rientrano in questa categoria figure professionali come gli istruttori, i sommozzatori dei vigili del fuoco, i carabinieri e l’esercito, nonché quelle a scopo scientifico, come l’archeologia subacquea e la protezione dell’ambiente.
Le immersioni subacquee possono essere ulteriormente suddivise in base all’attrezzatura utilizzata: apnea, con autorespiratore o tecnica con erogazione da superficie. In ogni caso, la scelta dell’attrezzatura dipende dal tipo di immersione che si intende svolgere e dal livello di esperienza del subacqueo.
Immersioni subacquee senza bombole (Apnea)
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L’apnea è stata la prima forma di immersione praticata dall’uomo e veniva utilizzata per la pesca subacquea, raccogliere conchiglie, coralli o altri oggetti ritenuti utili o preziosi. Questa tecnica consiste nel mantenere il respiro per immergersi sott’acqua e svolgere le attività necessarie, fino a risalire in superficie per respirare nuovamente.
L’apnea è stata anche utilizzata per scopi bellici già dagli antichi Romani, che utilizzavano i cosiddetti “palombari” per attaccare le navi nemiche.
Nell’immersione subacquea in apnea, esistono poche e semplici regole di sicurezza che devono essere sempre rispettate per evitare incidenti gravi o peggio ancora drammatici. Tra queste regole troviamo il sistema di coppia, in cui due subacquei si immergono insieme per aumentare la sicurezza e l’assistenza reciproca. Inoltre, vengono utilizzati il cavo guida per le apnee profonde, il cavo di sicurezza, il pallone di sollevamento di emergenza, il sistema di doppia coppia (o raddoppio di coppia) e l’assistenza in superficie o sommozzatori.
Queste precauzioni sono fondamentali per la sicurezza degli apneisti, soprattutto se si pratica l’apnea a livelli agonistici, in cui gli atleti si immergono a profondità sempre maggiori, mettendo a dura prova il proprio corpo e le proprie capacità di resistenza.
Approfondimento: La sicurezza in apnea
Con erogazione ossigeno da superficie
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Con l’erogazione di ossigeno da superficie, i sommozzatori utilizzano una tecnica che prevede l’utilizzo di un tubo collegato ad un casco moderno, anziché uno scafandro, per respirare l’ossigeno durante la permanenza sott’acqua. Questa tecnica è la più utilizzata nelle immersioni industriali o in quelle in cui è necessaria una lunga permanenza sott’acqua.
Il casco moderno collegato al tubo permette al sommozzatore di respirare l’ossigeno dalla superficie, dove è presente una fonte di approvvigionamento. I cavi, invece, sono utilizzati per la comunicazione con l’imbarcazione in superficie, in modo da garantire la sicurezza e la coordinazione tra i sommozzatori e l’equipaggio.
Questa tecnica è stata sviluppata per sostituire lo scafandro, che ormai è in disuso, e offre maggiori vantaggi in termini di comodità e sicurezza. Grazie all’erogazione di ossigeno dalla superficie, i sommozzatori possono lavorare in modo più efficiente e sicuro, riducendo il rischio di incidenti e migliorando la qualità del lavoro svolto.
Immersioni con bombole (autorespiratore)
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Le immersioni subacquee con bombole, o immersioni con autorespiratore, sono il metodo più diffuso di immersione subacquea. Questo tipo di immersione prevede l’utilizzo di una bombola da 15 o 18 litri contenente aria compressa, un erogatore e un manometro, che insieme formano il “Sistema ARA“, noto anche come “Scuba“.
Le bombole utilizzate possono contenere miscele diverse dall’aria, come quelle con ossigeno (ARO) o miscele particolari per immersioni più lunghe e sicure (EAN, TRIMIX). Tuttavia, l’utilizzo di queste ultime richiede una formazione specifica, poiché sono impiegate per immersioni tecniche.
L’immersione subacquea con bombole è il metodo più popolare tra gli appassionati di immersioni subacquee, grazie alla sua versatilità e alla relativa facilità di apprendimento. Tuttavia, come per ogni tipo di immersione, è fondamentale rispettare le regole di sicurezza e avere una formazione adeguata prima di immergersi
Quali attrezzature occorrono per fare immersioni subacquee?
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Le attrezzature necessarie per le immersioni subacquee con bombole sono fondamentali per garantire la sicurezza del subacqueo. Esse si distinguono in base al tipo d’immersione che si svolge (apnea, autorespiratore o con erogazione) e alcune di queste attrezzature vengono utilizzate in tutte e tre le versioni, mentre altre sono specifiche per la disciplina per cui è richiesta.
- Maschera da sub
- Muta
- boccaglio
- Guanti
- Calzari
- sistema di supporto della bombola
- Pinne
- Coltellino
- bombola
- erogatore
- sistema alternativo di gas di respirazione
- attrezzature per misurare profondità e tempo
- sistema di pesi a sgancio rapido
Le attrezzature sopra elencate sono fondamentali per le immersioni subacquee. In ogni caso, è importante scegliere attrezzature di qualità e ben mantenute, in modo da garantire la massima sicurezza durante l’immersione.
Immersioni Sub con o senza brevetto?
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Per poter praticare questa disciplina è necessario avere un brevetto. Non esiste una vera normativa nazionale, o forse è meglio dire che non esiste ancora un esatto inquadramento legislativo. Ma ci sono diverse regole regionali o regole date dalle capitanerie di porto.
Tuttavia esiste una normativa europea che impone il conseguimento del brevetto (almeno livello 1) per praticare questa disciplina oppure di praticare l’immersione sotto la sorveglianza di un istruttore di Livello 2. Oltretutto la maggior parte dei diving center e dei negozi di noleggio la richiedono per l’affitto dell’attrezzatura. Per maggiori dettagli sulla normativa visita il sito della guarda costiera.
Se si pensa di voler praticare questa attività più di una semplice volta è importante avere la conoscenza professionale della disciplina e di tutte le nozioni e le regole per praticarla in sicurezza.
Corsi in Italia per immersioni subacquee per adulti e bambini
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Vista l’importanza di avere almeno il brevetto di livello 1, ora bisogna scegliere dove svolgere il corso attinente. Per fare questo visita il sito ufficiale di Padi, la principale organizzazione di addestramento subacqueo del mondo con oltre 6.500 Dive Center.
Puoi trovare corsi per principianti o per professionisti, per adulti o bambini. In più con la ricerca puoi cercare il Dive center più vicino a te.
Immersioni subacquee prezzi
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I costi per praticare l’immersione subacquea possono variare in base a diversi fattori, come la località, la durata dell’attività, il tipo di immersione (scoperta, guidata, notturna, ecc.), il livello di esperienza richiesto e il tipo di attrezzatura utilizzata. In genere, i prezzi sono più alti per le immersioni guidate e notturne, mentre quelli per l’immersione libera sono più accessibili.
Nel caso di una semplice immersione occasionale, i prezzi medi dei diving center si aggirano intorno ai 40 euro.
Per quanto riguarda i corsi per il brevetto, i prezzi variano in base al livello di certificazione che si intende ottenere e alla scuola di immersione che si sceglie. In genere, i corsi di base (ad esempio il brevetto Open Water Diver) costano intorno ai 300-400 euro, mentre quelli per livelli avanzati (come il brevetto di specialità o di istruttore) possono costare di più.
Quanto costa tutta l’attrezzatura da sub?
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Per quanto riguarda l’acquisto dell’attrezzatura, i prezzi dipendono dal tipo e dalla qualità dell’attrezzatura stessa. Un set di attrezzature base (maschera, pinne, boccaglio e muta) può costare intorno ai 200-300 euro, mentre l’acquisto di una bombola, un erogatore o di un computer subacqueo può far salire il prezzo fino a diverse centinaia o migliaia di euro.
Se decidi di acquistare le attrezzature nuove, il costo complessivo per l’attrezzatura da sub va dai 1.200 euro ai 1500 euro. Per limitare i costi è possibile valutare di acquistare dell’usato, ma con molta attenzione sul loro effettivo funzionamento. Le attrezzature più essenziali per la sicurezza è preferibile acquistarle nuove. È possibile anche noleggiare l’attrezzatura presso i diving center a prezzi variabili in base alla tipologia e alla durata dell’affitto.
Dove fare immersioni sub in Italia
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L’Italia essendo una penisola circondata dall’acqua è ricca di zone dove svolgere delle splendide immersioni subacquee in luoghi suggestivi. Per citare solo alcuni tra i luoghi più ricercati, si possono citare l’isola di Caprera in Sardegna con la sua grotta di San Francesco, l’isola di Ustica, le Isole Tremiti, la costa della Toscana e la riserva marina di Portofino in Liguria, luoghi molto frequentati e ricercati dagli amanti dell’immersione subacquea.
Fai una ricerca sulla mappa di Google dove puoi trovare centinaia di Diving Center presenti nel nostro paese con le eventuali recensioni degli utenti. Prova l’esperienza delle immersioni e scopri il mondo presente sott’acqua. Non te ne pentirai.
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Buon immersione Zen Hiker!
Foto in evidenza di: FIRST online – Pixabay